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Speakers

Giorgio Martini

Martini
Nato a Roma il 14 novembre 1957.
Da agosto 2012 Dirigente della Divisione IV presso la Direzione Generale per la Politica Regionale Unitaria Comunitaria del Dipartimento per le Politiche di Sviluppo del Ministero dello Sviluppo Economico.
Da Luglio 2015, nell’ambito delle competenze della DIvisione IV, ha assunto anche la funzione di Autorità di Gestione del PON CIttà Metropolitane 2014-2020.
 
Precedenti incarichi:
Da giugno 2011 Dirigente della Divisione XI presso la Direzione Generale per la Politica Regionale Unitaria Comunitaria del Dipartimento per le Politiche di Sviluppo del Ministero dello Sviluppo Economico.
Da dicembre 2010 con Decreto del Direttore Generale dell'Ufficio per gli Affari Generali e le Risorse del Ministero dello Sviluppo Economico,
ha assunto ad interim anche la responsabilità del Centro di Responsabilità Programmi Comunitari nell'ambito del quale operano tre Centri di Competenza.
Da agosto 2002 - Dirigente responsabile del Centro di Competenza Politiche di Coesione all'interno della Direzione Centro di Responsabilità Programmi Comunitari dell'Istituto per la Promozione Industriale (IPI), con funzioni di responsabile delle attività per la fornitura di servizi di assistenza tecnica alle amministrazioni pubbliche (in particolare al Ministero dello· Sviluppo economico), in merito alla programmazione, gestione, attuazione, valutazione e controllo di programmi e interventi cofinanziati nell'ambito della politica di coesione dell'Unione Europea.
Il Dipartimento si compone di tre servizi (la cui responsabilità è affidata a "quadri") nel quale lavorano una ventina di unità.
Dal 1996 come funzionario e poi come Quadro presso l’I.P.I. - Istituto per la Promozione Industriale, agenzia tecnica del Ministero dello Sviluppo Economico, specializzata in politiche industriali, incentivi finanziari alle imprese, fondi europei e programmi di cooperazione internazionale.
Da ottobre 1985 IASM -Istituto per l'Assistenza e lo Sviluppo del Mezzogiorno con qualifica di funzionario

Questo relatore nel programma congressuale

mercoledì, 13 Novembre 2019

14:30
17:00

Crescita delle competenze e rafforzamento della PA[co.11]

Sala:

Negli ultimi 10 anni il numero di laureati nella PA è cresciuto del 24%, ma allo stesso tempo l’investimento in formazione è stato quasi dimezzato (-46%, da 263 milioni di euro nel 2008 a 147 nel 2017): in pratica 49 euro per dipendente pubblico e, in media, solo 1,04 giorni di formazione l’anno (dati FPA ricerca “Pubblico impiego”). Mentre i dirigenti pubblici, pur avendo un livello di istruzione elevato, raramente aggiornano le proprie competenze. Quindi da un lato, abbiamo un gap che la pubblica amministrazione è tenuta a colmare per poter garantire servizi digitali qualificati ed efficienti a cittadini e imprese. Dall'altro, il dipendente pubblico deve assumere l’aggiornamento continuo come un impegno inderogabile.

Con una dotazione complessiva di 780,755 milioni di euro, il PON Governance e Capacità Istituzionale è uno degli strumenti su cui la PA può contare per rafforzare e accrescere le competenze necessarie ad un'Amministrazione che sia driver di sviluppo sui territori.

giovedì, 14 Novembre 2019

09:30
11:30

Rafforzamento della legalità per liberare le potenzialità delle comunità[co.04]

Sala:

Fenomeni corruttivi, infiltrazioni mafiose nelle amministrazioni con l’obiettivo di condizionare l’economia e l’azione amministrativa, sono fattori frenanti dello sviluppo dei territori. L’illegalità sottrae risorse e azzera le opportunità di sviluppo e crescita. Il contributo alla strategia dell’Unione europea per il raggiungimento della coesione economica, sociale e territoriale viene assicurato dal Programma Operativo Nazionale Legalità. Il PON interviene su tre direttrici: rafforzamento dell’azione amministrativa di contrasto alla criminalità organizzata e alla corruzione; supporto al mondo imprenditoriale; inclusione sociale e sostegno all’economia sociale.

giovedì, 14 Novembre 2019

11:45
13:30

Strategie di ricerca e innovazione per la specializzazione intelligente[co.05]

Sala:

Una delle strade da percorrere per uscire dallo stagnamento economico è quello di rinnovare i settori tradizionali dell’economia italiana, da sempre motore di crescita e benessere, con nuove tecnologie e processi produttivi moderni. Al contempo va creato un ambiente fertile, in cui possano trovare casa le cosiddette emerging industries.

L’obiettivo della Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente è creare una filiera dell’innovazione e della competitività, capace di trasformare i risultati della ricerca in un vantaggio competitivo per il nostro sistema produttivo. In questo contesto, alla Regioni è affidato il compito di sostenere la creazione di una rete di ricerca industriale e trasferimento tecnologico, partendo alla valorizzazione degli investimenti già realizzati a livello territoriale. Indispensabili sono, inoltre, politiche pubbliche a sostegno delle imprese che vogliono investire in processi di industrializzazione e rinnovamento tecnologico.

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